Lo sviluppo dell’industria chimica nel 20° secolo ha incrementato di molto il numero degli additivi per prodotti di ogni genere, da quelli alimentari, ai cosmetici, benzina, vernici, ecc. Queste sostanze sono ampiamente utilizzate, tanto che oggi sono veramente pochi i prodotti in commercio privi di additivi.
Cosa sono gli additivi
Sono sostanze prive di valore nutritivo, che vengono aggiunte ai prodotti alimentari e non, per correggerne i difetti e migliorare alcune caratteristiche quali il colore, il sapore, la conservazione e la texture. Queste sostanze sono suddivise in base ai loro effetti e alcune si sono rivelate dannose per l’uomo e per l’ambiente.
Additivi alimentari
Sono classificati come: coloranti, conservanti, antiossidanti, addensanti, regolatori di acidità, esaltatori di sapidità, additivi vari e sostanze che non rientrano nelle voci precedenti. Sono obbligatoriamente indicati sull’etichetta con la lettera E seguita da un numero che va da 100 a 1999 ( attualmente 360 sostanze consentite) e quasi tutti i cibi trasformati li contengono. Possono essere naturali (come l’estratto di barbabietola e quello di curcuma utilizzati come coloranti), di origine naturale (sostanze presenti in natura manipolate in laboratorio), ma anche di sintesi cioè prodotti puramente chimici che non esistono in natura come l’aspartame e altri dolcificanti.
Inoltre
In alcuni prodotti alimentari, come la pasta, l’olio di oliva o il miele, l’impiego degli additivi non è consentito perché non giustificato dal punto di vista tecnologico.
In altri alimenti il loro impiego è molto limitato. Nei prodotti alimentari non trasformati, come il latte o frutta e verdura fresche, sono autorizzati solo alcuni.
Più un alimento è trasformato, più aumenta il numero di additivi utilizzati: snack, salse e dolci sono alcuni dei prodotti che necessitano di maggior lavorazione, per cui è consentito l’impiego di più sostanze contemporaneamente.
Gli additivi non alimentari
Quasi tutti gli additivi non alimentari sono ottenuti attraverso processi chimici e molti derivano dal petrolio.
I cosmetici, come le creme, i fondotinta e i rossetti, spesso contengono conservanti, coloranti e aromi artificiali. Questi additivi possono causare reazioni allergiche e irritazioni della pelle. Inoltre, alcuni conservanti come i parabeni sono stati collegati a problemi di salute come il cancro al seno.
Rischi per la salute
Un aspetto che potrebbe portare ad eventuali rischi è l’effetto combinato degli additivi. Nelle ricerche non è stato calcolato l’impatto della quantità di una sostanza, sommata in tutti i prodotti che consumiamo/usiamo giornalmente. Infatti, lo stesso additivo in più prodotti alimentari acquistati può superare nella dieta quella determinata dose di sicurezza.
Un altro rischio è l’interazione con gli ingredienti alimentari che potrebbero creare sostanze tossiche e pericolose. Un esempio di questi composti pericolosi sono le nitrosammine, sostanze cancerogene che si formano dall’unione dei nitrati (additivi) con le ammine già presenti negli alimenti stessi. Questi sono spesso presenti nella carne e nei salumi.
Inoltre alcuni studi indipendenti su alcuni additivi di sintesi chimica (es: insaporitori come aspartame, saccarina e glutammato monosodico) evidenziano dati e corrispondenze con effetti dannosi sulla salute, soprattutto dal punto di vista metabolico.
In conclusione
Per evitare gli additivi negli alimenti e nei cosmetici, è importante leggere le etichette dei prodotti e cercare prodotti naturali. In generale, optare per prodotti naturali senza additivi è una scelta più sicura per la vostra salute e per l’ambiente. Ricordate che meno ingredienti ci sono in un prodotto, più facile è sapere cosa state mettendo nel vostro corpo e sulla vostra pelle.